2009 – Altre attività delle Donne in Nero

Febbraio 2009 – Per sentirci più sicure affermiamo la nostra libertà
Venerdì 20 febbraio 2009 il Consiglio dei ministri ha varato un decreto “contro gli stupri” che, insieme con l’inasprimento delle pene, prevede l’istituzione di ronde e l’allungamento fino a 6 mesi del tempo di detenzione degli immigrati nei centri di identificazione ed espulsione. Come donne, come femministe e pacifiste, gli stupri ci fanno orrore. Ma ci fa altrettanto orrore che la risposta sia cercata con strumenti di violenza e di odio. Per sentirci più sicure abbiamo bisogno in primo luogo di rispetto e di riconoscimento della nostra libertà, dignità e autodeterminazione. In secondo luogo è necessario costruire sul territorio dei rapporti che siano orientati alla reciproca conoscenza, alla convivenza e alla solidarietà. Siamo convinte che questo sarebbe un modo di vivere rassicurante per tutte e tutti.
Scarica il volantino in versione integrale: (.doc, 55 Kb)

2009 – Donne in nero e 25 aprile
Questo mese, l’ultimo venerdì cade alla vigilia del 25 aprile, perciò abbiamo scelto di ricordare nel nostro volantino che la Resistenza voleva essere non solo lotta di liberazione dal nazifascismo, ma da tutte le guerre.
Ci auguriamo di vedervi a manifestare con noi.
Ecco il volantino (.doc, 55 Kb), con cui parteciperemo poi alla fiaccolata che partirà da piazza Arbarello alle ore 20.30.

Maggio 2009 – No F-35!
Con tredici miliardi di euro, soldi pubblici, che cosa vi sembrerebbe sensato fare? Per la ricostruzione del dopo terremoto in Abruzzo pare che vengano messi a disposizione 12 miliardi di euro di qui al 2032. Invece per la partecipazione alla costruzione e per l’acquisto di 131 cacciabombardieri Joint Strike Fighter detti anche F-35 è prevista una spesa, di qui al 2026, di non meno di 13 miliardi di euro. Per questo venerdì 29 maggio 2009 saremo in Piazza Castello a Torino, e martedì 2 giugno alle ore 15 saremo a Novara per dire NO agli F-35. Questo e non le parate militari è per noi il miglior modo di celebrare il 63° anniversario della Repubblica Italiana nata dalla Resistenza.
Scarica il volantino (.doc, 138 Kb)
Scarica ulteriori informazioni: sugli F-35 (.doc, 32 Kb), sull’esportazione di armi italiane (.doc, 30 Kb), sulle recenti spese italiane per la guerra (.doc, 27 Kb).
Scarica l’intervista al Generale MINI (.doc, 41 Kb).

Luglio 2009 – Dopo la manifestazione di Vicenza
Il 4 luglio 2009 si è svolta a Vicenza una manifestazione contro l’ampliamento della base militare dell’Aeroporto Dal Molin. Riportiamo qui la lettera pervenuta da una donna del Presidio No Dal Molin, che riporta l’intervento fatto all’assemblea alcuni giorni dopo:

INTERVENTO IN ASSEMBLEA DEL PRESIDIO DEL 8/07/2009:
Sabato 4 luglio i fatti mi hanno confermato di essere parte di un disegno politico che non mi appartiene.
Non mi appartengono i caschi, gli estintori, i sassi, gli scudi.
Non mi appartiene la volontà di programmarli e di giustificarli come mezzi di autodifesa.
Non mi appartiene il criterio che il fine giustifica ogni mezzo, criterio di berlusconiana memoria ( e poi quali obiettivi sono stati davvero raggiunti?)
Non mi appartiene la figura retorica del ragazzo che si barda di tutto punto e “da l’ultimo bacio all’amata prima di partire per il fronte”, reiterando delle figure stereotipate di maschile e femminile.
Non mi appartiene, come adulta, l’irresponsabilità di mandare avanti a difendermi degli adolescenti.
Si è parlato dal palco, anzi direi dal pulpito, di autodifesa, di essere grati a questi ragazzi perché ci stavano difendendo. Io non voglio essere difesa da nessuno e tanto meno da persone che hanno il volto coperto e le mani piene di sassi.
Il significato di PACE al presidio è cambiato, probabilmente come volevano alcuni e viene detto che finalmente non è più quello assunto in questi anni, dove essere pacifisti in sostanza significava non opporsi mai.
E in questo senso si interviene come portavoce del Presidio No Dal Molin al contro forum G8 dell’Aquila dicendo che sulla scorta delle mobilitazioni contro il Dal Molin nell’indipendence day del 4 luglio e sulla scorta delle manifestazioni dell’Onda, è stato dimostrato come anche le scelte di autodifesa e protezione delle manifestazioni possono essere chiare, limpide e condivise dai protagonisti sociali delle lotte stesse.
Ebbene vi dico: TUTTO QUESTO NON IN MIO NOME.

IL GRUPPO DONNE DEL PRESIDIO
All’interno del movimento che a Vicenza si oppone all’ampliamento della base militare americana, si è formato nel 2007 un gruppo di donne che ha una sua precisa identità, pur lavorando quotidianamente insieme a tutte le altre componenti del presidio.
Inseriamo qui due documenti in cui le donne del gruppo spiegano le loro scelte:
-> Chi siamo (.doc, 23 Kb)
-> Da un anno camminiamo insieme (.doc, 26 Kb)
Le Donne in Nero italiane, soprattutto quelle che abitano vicino a Vicenza, hanno da tempo un proficuo e continuo scambio di riflessioni e sostegno reciproco; riteniamo che questa sia una esperienza estremamente importante, ma anche attinente ai temi che insieme abbiamo sviluppato a Strasburgo. Per questo vogliamo informarne tutte le donne della rete;
Per contattare il Gruppo Donne del Presidio Permanente No Dal Molin scrivete a gruppodonne@nodalmolin.it ; il sito è https://www.nodalmolin.it .

2009 – Solidarietà con le donne iraniane

Rispondiamo all’appello di Shirin Ebadi ed esprimiamo la nostra solidarietà alle madri iraniane e a tutte le donne che, in Iran e ovunque nel mondo, anche a rischio della loro vita, scendono in strada per esigere giustizia e verità, perché non scenda il silenzio sulle vittime della repressione e del potere che usa la forza delle armi per mettere a tacere chiunque lotti per il rispetto dei propri diritti.
Leggi la lettera e l’appello di Shirin Ebadi (.doc, 30 Kb).
Vedi anche: https://mothersoflaleh.blogspot.com/2009/07/nobel-peace-laureate-shirin-ebadis.html

Novembre 2009 – Con le Donne di Vicenza…
…per la smilitarizzazione del nostro ambiente e delle nostre vite.
SCENDEREMO IN PIAZZA IL 7 NOVEMBRE 2009 CON LE DONNE DI VICENZA e con le Donne in Nero di altre città e con loro dichiariamo la nostra opposizione alla costruzione della nuova base militare Dal Molin.
Leggi il volantino (.doc, 143 Kb).

2009 – Morire in guerra in Afghanistan
Lo abbiamo ripetuto fino alla nausea: in Afghanistan siamo in guerra ma, purtroppo, occorrono i morti per dimostrarlo. Anzi, per il nostro governo, non bastano nemmeno le ennesime vittime tra i parà della Folgore, per non parlare di quelle afgane che tanto non si contano.” (Giuliana Sgrena, il manifesto, 18/09/2009)
La morte dei sei soldati italiani e dei 15 civili afgani ci ha indotto a interrogarci nuovamente su alcune questioni trascurate – se non oscurate – dai mezzi di comunicazione di massa.
Leggi il volantino delle Donne in Nero (.doc, 71 Kb)

2009 – L’ACQUA CI È CARA
Questa volta le Donne in Nero non parlano di guerre guerreggiate; questa volta si parla di acqua, di cui un decreto legge passato alla Camera il 18 novembre 2009 ha reso possibile la privatizzazione.
Leggi il volantino (.doc, 149 Kb)

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